Zona omogenea Sud Ovest

Sud OvestNuove connessioni per un territorio integrato
16 comuni - 179,94 Kmq - 238.729 abitanti - 144.572 addetti

ASSAGO, BASIGLIO, BINASCO, BUCCINASCO, CASARILE, CESANO BOSCONE, CORSICO, CUSAGO, LACCHIARELLA, LOCATE DI TRIULZI, OPERA, PIEVE EMANUELE, ROZZANO, TREZZANO SUL NAVIGLIO, VERNATE, ZIBIDO SAN GIACOMO.





Progetti e azioni



Sapere e saper fare: formazione per “nuove” e “vecchie” professioni
Il Sud Ovest si sta dimostrando un ambito all’avanguardia nel campo della formazione e dell’orientamento al lavoro, anche grazie al lavoro svolto da AFOL Sud Milano, che si connota come un importante punto di incontro tra l’offerta e la domanda di lavoro. In fase recente, sono state avviate anche interessanti e innovative esperienze, come l’acceleratore d’impresa Multilab di Rozzano, tra i primi incubatori d’impresa con un progetto ambizioso che si localizza fuori dalla città di Milano.
In questa chiave sperimentale, diventa un’opportunità l’Accordo di Programma promosso dal Comune di Cusago per il recupero del castello visconteo, con la possibilità di insediare una scuola di specializzazione del verde e dei mestieri in grado di promuovere alta formazione qualificata.
A partire da queste e altre esperienze si può valutare la possibilità di sviluppare un innovativo progetto di formazione che incroci la tradizione dei “vecchi mestieri” e l’innovazione dei “nuovi lavori”. Un progetto che può essere costruito in partnership tra diversi soggetti pubblici e privati: i Comuni della Zona omogenea, Città metropolitana, AFOL Sud Milano, attori economici e imprese, ecc.

Un programma per la mobilità del Sud Ovest
Uno dei temi più sentiti dai Comuni della Zona omogenea è rappresentato dalla mobilità. In particolare, si rileva la presenza di una serie di criticità specifiche dovute a una poco attenta programmazione dei servizi di TPL, che creano difficoltà di connessione con alcuni importanti servizi pubblici.
Alla luce di questa valutazione e in vista del varo dell’Agenzia per il TPL, la Zona omogenea valuta l’opportunità di avviare un progetto condiviso tra i Comuni finalizzato a definire le priorità e gli orientamenti per lo sviluppo per la mobilità nel Sud Ovest.
Lo strumento, che si configura come un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), ha l’obiettivo di contribuire a garantire una molteplicità di risultati. Due sono i principali fronti d’azione dello strumento.
• Un progetto di riorganizzazione del TPL, finalizzato a dotare i Comuni della Zona omogenea di adeguati strumenti di analisi e di una proposta di riorganizzazione che possa superare le attuali criticità. Fondamentali in particolare le relazioni con la programmazione della città di Milano e un progetto che sia in grado di offrire soluzioni in grado di migliorare le connessioni alle principali polarità esistenti (in primo luogo poli sanitari e scolastici). Fondamentale lavorare sull’intermodalità, in particolare tra gomma, ferro e mobilità dolce, in una visione che possa integrare il modello “classico” con le nuove forme di “mobilità intelligente”, a partire dall’estensione delle forme di bike&car sharing, valutando la possibilità di promuovere l’uso di mezzi più ecologici, di tipo elettrico, e sfruttando le nuove tecnologie, utili ad esempio per attivare strumenti di infomobilità.
MILANO. METROPOLI REALE, METROPOLI POSSIBILE
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• La programmazione degli interventi infrastrutturali, conferendo priorità agli interventi finalizzati a migliorare l’integrazione modale. Ciò significa lavorare: sulle reti di trasporto pubblico, valutando adeguatamente le priorità e le possibilità per l’ambito; sulla viabilità, attraverso una programmazione integrata tra i Comuni della Zona omogenea delle priorità di intervento e l’implementazione dei progetti di fattibilità più rilevanti; sulla mobilità dolce, promuovendo l’integrazione delle reti comunali esistenti.
Attraverso una visione progettuale convincente sarà possibile interagire in forma strutturata con la nascente Agenzia per la mobilità, che avrà il compito di programmazione del trasporto pubblico, inquadrando in modo efficace le priorità per l’ambito. Sarà inoltre possibile attivare politiche e progetti condivisi e adeguatamente contestualizzati, che, oltre a rendere più efficiente la programmazione dei singoli Comuni, potranno offrire maggiori possibilità di attrarre investimenti e di partecipare a bandi di finanziamento di diversa natura.
Lo strumento potrebbe rappresentare la prima sperimentazione di uno strumento operativo costruito e, in prospettiva, adottato dall’Assemblea dei Sindaci dalla Zona omogenea.

Parco Agricolo Sud Milano: verso progetti paesistico-territoriali
Le aree ricomprese nel Parco Agricolo Sud Milano interessano oltre la metà dell’estensione territoriale della Zona omogenea, connotandone fortemente l’identità. Oggi questi ambiti richiedono, oltre alla riconferma del ruolo di tutela e pianificazione svolto finora dal Parco, la possibilità di attivare progetti di valorizzazione del territorio, sia in chiave paesistico ambientale sia di sostegno all'agricoltura come mezzo di produzione e attività fondamentale per la conservazione del paesaggio (mantenimento dell’estensione, della compattezza, della qualità dell’ambiente agricolo e orientamento verso pratiche rispettose dell’ambiente). Il modello da promuovere deve essere in grado di integrare lo sviluppo dell’attività agricola con altre forme di promozione e sviluppo di beni e servizi per il territorio, in coerenza con le vocazioni naturali e territoriali.
Sotto il profilo paesistico e ambientale, il progetto lavora in particolare sulla connessione degli ambiti di interesse naturalistico, in ottica di costruzione della rete ecologica, con particolare attenzione alle relazioni tra insediamenti e spazi agricoli (disegnare le "frange", non “frazionare” gli spazi liberi, fare entrare gli spazi aperti nella qualità dell'urbano, ecc.). Dovrà inoltre promuovere interventi nel campo della fruizione e della qualificazione delle risorse ambientali, ponendo particolare attenzione alla protezione e valorizzazione delle preesistenze storico-monumentali.
Altro obiettivo fondamentale è la valorizzazione dell’attività agricola, a partire dall’attuazione dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale “Milano metropoli rurale”, che vede tra i soggetti firmatari, oltre a Città metropolitana e altri soggetti, anche il Distretto neorurale delle tre acque di Milano DINAMO e il Distretto Riso e Rane, che operano sul territorio del Sud Ovest Milano. La possibilità di accedere ai bandi dei Programmi Operativi Regionali e Nazionali, finanziati dai Fondi Strutturali 2014-2020 (FEASR innanzitutto, ma anche FESR ed FSE), il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, i Programmi Europei a Gestione Diretta ed altre risorse pubbliche e private, permetterà lo sviluppo di una serie di attività fondamentali per il territorio. Gli obiettivi possono riguardare l’innovazione di prodotto, di processo e di filiera, in ottica di agricoltura di prossimità, la valorizzazione e promozione del territorio e della cultura rurale, la riqualificazione e valorizzazione paesaggistico ambientale, il potenziamento e miglioramento del sistema irriguo. Diventa in questo modo concreta la possibilità di valorizzazione fruitiva e turistica del territorio, con un ruolo chiave della Zona omogenea nel contribuire a consolidare e sviluppare ulteriormente i Distretti agricoli esistenti.
Per raggiungere questi obiettivi risulta necessario implementare e rendere più efficace il coordinamento dei rapporti tra i Comuni, la Città metropolitana e il Parco Agricolo Sud Milano, ridefinendo le modalità di interazione e programmazione, in un’ottica più orizzontale.

Protocollo Polizia locale intercomunale
Il quarto campo di sperimentazione riguarda la Polizia Locale. Obiettivo è quello di avviare un progetto finalizzato alla costituzione di un modello organizzativo sovracomunale stabile, che offra la possibilità di mettere in comune alcuni servizi, a partire da quelli amministrativi, liberando risorse umane grazie alla messa a fattore comune della dotazione organica o parte di essa. Ciò con l’obiettivo di una maggiore efficienza complessiva del servizio e la possibilità di implementare i turni a invarianza di organico, anche attraverso un piano di sviluppo del servizio per passaggi progressivi, prevedendo inizialmente anche un’organizzazione per sub ambiti.
Il convenzionamento del servizio permetterebbe inoltre di incrementare le possibilità di accesso all’assegnazione di cofinanziamenti per la realizzazione di progetti in materia di sicurezza urbana.

Ultimo aggiornamento: Tue Nov 22 15:10:42 CET 2016
Data creazione: Fri Mar 25 11:38:59 CET 2016

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