I negoziati sul prossimo Bilancio dell'UE 2021-2027
In vista della riunione del Consiglio europeo che si è tenuta a Bruxelles dal 13 al 14 dicembre 2018, la Commissione europea ha fatto il punto della situazione sugli incoraggianti progressi compiuti nei negoziati sul prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) nel corso delle presidenze del Consiglio europeo bulgaro e austriaco ed ha sollecitato i leader a mantenere questo slancio, al fine di raggiungere i massimi risultati entro il Vertice di Sibiu del prossimo 9 maggio, in occasione del primo semestre europeo presieduto dalla Romania.
Un rapido e completo accordo politico in seno al Consiglio europeo, previsto entro l'ottobre del 2019 e in stretta collaborazione con il Parlamento europeo, consentirebbe l'entrata in vigore dei nuovi programmi europei dal 1° gennaio 2021.
Lo scorso 2 maggio, la Commissione europea ha presentato una proposta ambiziosa, ma realistica, per un bilancio europeo moderno, trasparente, equilibrato ed equo, che offra risposte concrete alle sfide di oggi e di domani e che sia strettamente legato alle priorità dell'Europa, come stabilito dai leader a Bratislava nel 2016 e a Roma nel 2017.
E' tempo infatti che il bilancio dell'UE rifletta i rapidi sviluppi in materia di innovazione, economia digitale, cambiamenti climatici e ambiente, migrazione, gestione e sicurezza delle frontiere, difesa e azione esterna dell'UE e che le norme finanziarie europee, che incentivano la realizzazione di tali priorità, siano moderne, più chiare e più semplici, in modo che le parti interessate possano trarne il massimo beneficio.
Il Governo italiano ha espresso una posizione positiva verso la flessibilità di bilancio ed alle proposte di revisione delle risorse proprie, nonchè verso la maggiore attenzione dell'UE per le politiche migratorie, sicurezza, investimenti strategici, cultura, ma è consapevole che su altre, soprattutto per quanto riguarda la politica di coesione e l'agricoltura, sarà necessario adoperarsi con più impegno, in sede negoziale, per ottenere una maggiore convergenza con le posizioni italiane.
Autore: dott.ssa Ester Lucà
Approfondimento: intervista all'esperto dott. Nicola De Michelis