ONU - Un patto globale per l'Ambiente
Fino al 15 marzo, 193 Stati membri delle Nazioni Unite, ministri dell'Ambiente, rappresentanti delle ONG (Organizzazioni non governative) e amministratori di multinazionali, si confronteranno sulle tematiche ambientali, con l'obiettivo di definire la Nuova Agenda ambientale globale per incrementare gli sforzi verso la concreta realizzazione degli obiettivi dell'Accordo di Parigi del 2015, sottoscritto, in seno alla XXI Conferenza annuale delle Parti (COP21) di Parigi, dai 196 Stati della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (UNFCCC) e dall'Unione europea (UE), con l'obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C in relazione ai livelli pre-industriali e di abbassarlo il più vicino possibile ad 1,5°C, dal 2020, entrata in vigore dell'Accordo, al 2030.
Per l'occasione, l'UNEP (il Programma ambientale delle Nazioni Unite) ha preparato un rapporto sulle possibili soluzioni da attuare, che fornirà la base delle discussioni dell'Assemblea (leggi il pdf). Ma ancor prima degli strumenti risolutivi, il documento mette in luce la gravità della situazione odierna: "Il tempo sta scadendo - ha evidenziato Joyce Msuya, Direttrice esecutiva ad interim dell'UNEP - Abbiamo impegni passati con poca responsabilità. Ciò che è in gioco è la vita e la società".
Si parlerà anche di nuove tecnologie, in particolare della Geoingegneria, come soluzioni alternative all'eccessiva produzione di Co2, di riduzione dei consumi, di spreco alimentare e di de-carbonizzazione delle economie e dell'inquinamento marino da plastiche.
Su quest'ultimo fronte il WWF ha lanciato una mobilitazione per chiedere un Trattato legalmente vincolante per tutti i Paesi del mondo. (leggi il nuovo rapporto 2019 del wwf sull'inquinamento da plastica). Tuttavia per vincere la guerra contro l'inquinamento da plastica non sono solo i governi a dover intervenire: tutta la società deve mobilitarsi in "un'azione collettiva" per la difesa dei "beni comuni". Perché, aggiunge Marco Lamberti, direttore generale del WWF Internazionale, "un approccio non coordinato e frammentario non sarà sufficiente a correggere questa crisi".
Greta Thunberg, la giovanissima paladina svedese del clima, cui è stata diagnosticata la sindrome di Asperger, ha già mobilitato intorno a se moltissimi giovani studenti come lei che ogni venerdì "scioperano per il clima" in tantissime città del mondo. L'iniziativa prende il nome di Fridays for Future (www.fridaysforfuture.org) ed ha già contagiato molti Stati del mondo tra cui anche l'Italia. Il comune di Aprilia ha già comunicato di aderire ufficialmente e con convinzione allo SCIOPERO PLANETARIO SUL CLIMA stabilito dal movimento per venerdì prossimo 15 marzo, con oltre 957 manifestazioni organizzate in 82 nazioni del globo, dalle Hawaii, alla Nuova Zelanda, dagli Stati Uniti all'Africa e natualmente in Europa. Lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha affermato in data odierna "Siamo sull'orlo di una crisi climatica globale, per scongiurarla occorrono misure concordate a livello globale".
Autore: dott.ssa Ester Lucà