Uguaglianza di genere e non discriminazione

Uomini e donne sono coinvolti in fenomeni migratori di diversa natura che hanno come destinazione i paesi membri dell’Unione europea: migrazione economica, migrazione illegale, tratta a scopo di sfruttamento, tratta di esseri umani. La direttiva 2011/36/Ue e la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani chiedono che nell’elaborazione e attuazione delle politiche di contrasto ai fenomeni criminali legati ai flussi migratori si tenga conto della prospettiva di genere. Anche il recente rapporto statistico 2015 di Eurostat sul traffico di esseri umani conferma che l’80% delle vittime ufficialmente riconosciute nei 28 Paesi membri, sono donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Tuttavia le questioni di genere non sono sufficientemente considerate nella elaborazione delle politiche di contrasto e nell’attuazione delle misure di protezione e assistenza I recenti sviluppi che hanno caratterizzato i flussi migratori regolari e irregolari, volontari e forzati, rendono del resto sempre più complesso, per gli attori pubblici e del privato sociale, identificare le situazioni a rischio o di reale violazione dei diritti umani e sfruttamento e la mancanza di coordinamento tra le diverse norme e misure di protezione e tra i diversi attori coinvolti rischia di indebolire il quadro di intervento in grado di assicurare un’effettiva tutela dei diritti fondamentali e del principio di parità tra donne e uomini.

 

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Ultimo aggiornamento: Thu Jun 14 14:31:23 CEST 2018
Data creazione: Mon Apr 04 11:16:07 CEST 2016

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