I valori dei parametri di MAASTRICHT
La politica economica e monetaria europea rappresenta uno degli strumenti fondamentali per la realizzazione degli obiettivi generali dell'Unione Europea, proprio come avviene per ogni singolo Stato membro nell'ambito delle scelte di politica economica e finanziaria interna, prese ogni anno con la Legge di Bilancio. A livello europeo la questione è un po' più complessa, in quanto gli Stati europei che hanno aderito al Trattato di Maastricht del 1992, su cui si fonda l'Unione economica e monetaria (UEM), sono tenuti allo stretto coordinamento delle loro scelte di politica interna agli indirizzi di massima dettati dal Consiglio europeo, fermo restando che solo per i 19 Stati europei che hanno adottato l'Euro come valuta nazionale, il cui obiettivo principale è bene ricordarlo è mantenere la stabilità dei prezzi, dei tassi di interesse e dei tassi di cambio, si applicano disposizioni specifiche.
Gli Stati membri per poter restare all'interno del più grande ed importate mercato, che è quello europeo, devono garantire di rispettare scrupolosamente precisi criteri di finanza pubblica quali:
- un rapporto tra il disavanzo/Pil annuale uguale o inferiore al 3%
- un rapporto tra debito cumulato/Pil uguale o inferiore al 60%
Ma chi ha inventato il valore del parametro del 3% del Deficit/Pil da non sforare?
Un giornalista del Sole 24 Ore ha approfondito l'argomento ed è giunto ad una clamorosa scoperta.
Leggi l'interessante articolo del Sole 24ORE