Comune di Sesto San Giovanni

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Roberto Di Stefano
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Storia del Comune

Ad sextum stava all'altezza della sesta pietra miliare lungo la strada antico-romana verso la Brianza e Como, nel Cinquecento Bernardino Luini decorò con affreschi la Villa La Pelucca e nel Settecento sorsero qui residenze importanti come le ville Mylius e Puricelli Guerra. Eppure Sesto San Giovanni ha legato la sua immagine ad altre pagine di storia, più recenti e - se si vuole - più prosaiche, ma di primo piano sotto l'aspetto socioeconomico. Nel corso del Novecento vi si insediò la più compatta concentrazione di industria pesante in Lombardia, con le ferriere Falck, Breda e i capannoni della Marelli. Contigua a Milano tanto da condividerne il percorso della linea 1 ("rossa") della metropolitana, la città inclina oggi verso il terziario. Con il Municipio in stile razionalista (realizzato da Piero Bottoni, 1967) si è assicurata una citazione nei manuali di storia dell'architettura italiana.

Storia dello Stemma

Lo stemma di questo Comune risulta composto di due diversi elementi: uno di tipo storico e l'altro tipo onomastico. Il primo si riferisce alla figura araldica del castello torricellato, che faceva parte dello stemma della famiglia Puricelli Guerra, alla quale avevano appartenuto, nel tempo, diversi amministratori di questo Comune. Lo stemma di questa famiglia è visibile al centro di un grande camino all'interno di una casa ad essa appartenuta. La figura del compasso che sormonta il castello, fra le due torri, fa riferimento, invece, all'elemento di carattere onomastico: infatti, sia il compasso che il sestante hanno sostanzialmente la funzione di misurare delle distanze, come ricorda anche Dante (Paradiso, canto XIX, 40), motivo per cui il nome sestante - in un certo senso sinonimo di compasso - richiama immediatamente alla memoria il nome di Sesto, rendendo tale stemma uno stemma "parlante". Nello stemma del Comune si osserva, peraltro, l'uso scorretto del colore bianco, al posto dell'argento. Con D.P.R. del 10 aprile 1954, al Comune di Sesto San Giovanni è stato concesso il titolo di Città.

Popolazione e territorio

La superficie del comune è di 11,7 kmq per una popolazione legale di 79.442 abitanti (al 31.12.2021).
Scarica la scheda demografico-amministrativa.

Cultura e turismo

Villa Torretta

Le prime notizie dell'edificio risalgono al 1607, quando era di proprietà della famiglia Spinola-Anguissola che si incaricò di erigere l'adiacente cappella per il culto. Nel corso dei secoli la villa appartiene a diverse famiglie nobili fino al 1903 quando diviene proprietà della Società Ernesto Breda per essere adibita ad alloggio delle maestranze. A partire dagli anni '60 la Villa vive un lungo periodo di abbandono fino al 1981 quando il Consorzio Parco Nord rileva l'immobile e lo affida ad un privato che dal 1997 al 2002 lo restaura destinandolo poi a hotel di lusso. Oltre alle interessanti forme architettoniche dell'edificio, sono di grande interesse gli affreschi settecenteschi che riguardano vedute di città, luoghi di fantasia e stemmi gentilizi.
 Oggi la villa è un albergo a 4 stelle che dispone di sale per convegni e ricevimenti, di ristorante e di un moderno auditorium.
Adiacente alla Villa Torretta, su un preesistente edificio religioso medievale sorge l'Oratorio, dedicato a Santa Margherita. Le forme architettoniche sono tardocinquecentesche. Gli affreschi, voluti da Giovan Girolamo Marino, sono attribuiti al pittore genovese Simone Barbarino.

Stabilimento Campari

Progettato ed eseguito tra il 1902 e il 1904 da Luigi Perrone, è uno dei primi edifici costruiti in cemento armato. L'azienda fu fondata nel 1862 a Milano da Gaspare Campari, inventore, due anni prima, della ricetta originale dell'aperitivo Campari. Passò successivamente al figlio Davide Campari che nel 1904 inaugurò il nuovo stabilimento di Sesto San Giovanni. Seguì un periodo di forte espansione in tutta Italia e il marchio divenne famoso in tutta Europa. La produzione è stata poi spostata a Novi Ligure. Lo stabilimento dopo il trasferimento della produzione fu demolito per far posto al nuovo progetto affidato a Mario Botta, che prevede edifici residenziali e uffici della ditta


Villa Puricelli Guerra

La prima notizia della villa è nella mappa catastale ai tempi di Carlo VI, nel 1721: apparteneva all’ordine dei Gesuiti e sorgeva su una costruzione preesistente datata intorno all’anno mille. Nel 1840 diventa una filanda. Nacque così la prima impresa manifatturiera di Sesto. Nella filanda furono installati macchinari d’avanguardia, tra i quali le macchine a vapore, per la prima volta in una filanda italiana. Molti degli affreschi e dei quadri all’interno della villa e i medaglioni in cotto raffiguranti personaggi dei Promessi Sposi sono opera di Giuseppe Gerolamo. Nel 1876, l’artista decide di vendere l’impresa, ingranditasi, alla ditta tedesca Majer.
Nel 1923 la Villa fu venduta alla Ercole Marelli, che l’adibì ad abitazione dei capi operai e come dopolavoro aziendale. Nei mesi estivi funzionava come colonia elioterapica per i figli dei dipendenti.


Villa Visconti d'Aragona

Villa Visconti d’Aragona De Ponti nasce nel XVI secolo. La storia di questa villa è legata fortemente alla persona di Giovanni Antonio Parravicini, celebre collezionista e committente, che possedeva una ricca collezione di pitture, purtroppo disperse. Dal 1669 al 1721, per più di mezzo secolo, vi abita e l’abbellisce con numerosi affreschi e decorazioni. In occasione delle sue nozze con Francesca Castiglioni, avvenute nel 1680, fa eseguire opere di grande valore: oltre agli stemmi degli sposi, il cigno dei Parravicini e il leone dei Castiglioni. Un salone è completamente affrescato con paesaggi e figure mitologiche che rappresentano la Liberalità, la Sapienza, la Ricchezza e la Fortezza. Dopo la morte di Parravicini l’edificio diventa proprietà di altre famiglie nobili, i Visconti Borromeo e poi i Visconti D’Aragona, i quali la cedono nel 1873 alla intraprendente famiglia borghese dei De Ponti, che la possiede per quasi un secolo.
Al piano terra sono visitabili la biblioteca e il cortile del 1600. Il primo piano, dove si possono ammirare numerosi affreschi, è visitabile solo su prenotazione previo accordo con la biblioteca. Presso la biblioteca si trova la civica Fototeca Nazionale "Casiraghi" che conserva un fondo di stampe originali dei grandi nomi della fotografia italiana.
Oggi la villa è sede di alcuni uffici comunali.


Parco archeologico ex Breda

La Breda venne fondata nel 1886 ed aprì i suoi stabilimenti sestesi nel 1903. Dall'iniziale produzione di locomotive a vapore l'attività si estese in seguito alla fabbricazione di treni elettrici, materiale bellico, aerei e componenti per l'industria nucleare. Tra i prodotti più famosi l'elettrotreno ETR 300 "Settebello" e le carrozze per la metropolitana milanese. Negli anni '80 la Breda, che era arrivata a contare 20.000 addetti, si smembrò fino a scomparire. Le aree tra Sesto e Milano sono oggi occupate dai nuovi insediamenti della Bicocca, da nuove aziende e complessi commerciali, da un distretto artigianale e dal parco archeologico industriale all'interno del quale sorgono il MIL e il Carroponte.
In prossimità dello Spazio Mil si trova la locomotiva Breda 830 del 1906 restaurata con il lavoro di tre ex dipendenti Breda ed il maglio Breda, grossa macchina utensile costruita dalla stessa Breda intorno agli anni '30, alto 5 metri e con una stazza di 15.000 kg; il maglio utilizzato per la fucinatura a caldo, fu attivo fino alla fine degli anni '80.


Area ex Marelli

Un tempo sede degli stabilimenti dell'Ercole e della Magneti Marelli, oggi quest'area ha visto sorgere il nuovo centro direzionale sestese e numerose attività del settore multimediale, del terziario avanzato e di servizi. In quest'area troviamo il Palazzo ABB di Marzorati e il Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università di Milano. Lo spazio è caratterizzato dalla Torre Sospesa (1991) e della Torre Tonda, entrambe di Giancarlo Marzorati, mentre l'area dell'Università è arredata con panchine e fontane disegnate da Pietro Cascella.


Galleria Campari

La Galleria Campari, situata presso la sede storica di Sesto San Giovanni, raccoglie in una collezione permanente le immagini-simbolo del marchio, inserendole in un contesto multimediale e sensoriale. L'edificio si sviluppa su due piani e ospita anche mostre temporanee.


MIL - Museo dell'Industria e del Lavoro

L'idea di un Museo dell'Industria e del Lavoro è nata quando ancora le grandi fabbriche lavoravano e producevano. Solo con la dismissione dei grandi forni della siderurgia l'idea è diventata un progetto che oggi è realtà. L' obiettivo del Museo è quello di documentare e testimoniare il percorso di una comunità che da borgo agricolo si è trasformata in "città delle fabbriche". In questo modo il Museo vuole rispondere alla sfida tra modernità e memoria storica e dare un contributo importante al processo di riqualificazione urbana.


Territorio e parchi

Nel comune di Sesto San Giovanni si trova il Parco della Media Valle Lambro  e il Parco Nord Milano

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