Carlo Colla & Figli. Marionettisti di Milano

26 Sep 2016 - di Giulio Ciarambino

l documentario "Carlo Colla & Figli – Marionettisti di Milano" è nato dall’incontro tra il più famoso atelier di teatro delle marionette di Milano con l’atelier cinetelevisivo dell’Istituto Sperimentale per la cinematografia e la televisione Albe Steiner, riferimento anch’esso storico, a Milano, per molti studenti milanesi. Il fascino esercitato dal teatro dei Colla ha investito un gruppo di studenti dell’atelier, che ha realizzato un medio-metraggio di notevole interesse artistico e di testimonianza, curato da Giulio Ciarambino, insegnante dell’Istituto con numerose collaborazioni cinematografiche all’attivo (Olmi, Diritti, Spada, Zaccaro, ecc).
Il video racconta la storia della compagnia milanese e del suo atelier di costruzione delle marionette e delle scenografie, colto durante la messa in scena del balletto di Stravinskij "Il bacio della Fata". Ne esce il ritratto di una delle realtà teatrali milanesi tra le più antiche, il cui affascinante bagaglio di esperienze è raccolto in testimonianze che fanno corpo unico con la storia della città; il ritratto di una compagnia affiatata e meticolosa nella realizzazione delle proprie produzioni. Dalle operazioni di allestimento, di adattamento e vestizione delle marionette, fino agli arrangiamenti musicali e al doppiaggio delle voci, tutto è curato nel segno di una tradizione che non tralascia di rinnovarsi, anche grazie all’impegno di un gruppo di marionettisti molto attivi e dinamici, riunito nell’Associazione Grupporiani.
Carlo III Colla, scomparso nel 2011, ed Eugenio Monti Colla (Milano, 5 settembre 1939 - 21 novembre 2017) sono stati gli ultimi rappresentanti di una dinastia di marionettisti che vanta quasi trecento anni di attività nel campo del teatro di figura. Oggi, gli spettacoli della Carlo Colla & Figli sono distribuiti dalla Associazione Grupporiani in circuiti nazionali e internazionali. Si rifanno ad un repertorio che spazia dall’opera lirica al balletto, al romanzo storico e popolare fino alla fiaba e all’azione coreografica.
Il video, nel raccontare l’allestimento dello spettacolo Il bacio della fata, racconta la vita di una realtà che è parte della storia di Milano e fa il punto sull’attività della compagnia, inserita in una tradizione mantenuta viva ogni giorno.

50 min. , 2013

Scheda catalografica


Recensioni

Dietro le quinte dell'atelier dove si animano le marionette
La cinepresa si intrufola dietro le quinte e fotografa il lavoro certosino di falegnami e pittori e i movimenti precisi di chi muove i fili, il trasporto degli attori che danno voce e alle teste di legno e i musicisti che registrano la colonna sonora dello spettacolo. È un viaggio tra i segreti dell'arte preziosa della marionetta il documentario Carlo Colla & Figli. Marionettisti a Milano - in anteprima stasera all'Oberdan - tributo all'antica compagnia milanese che è anche un incontro tra due realtà virtuose, che non smettono di fare cultura in periferia. Perché ad entrare nell'atelier in via Montegani al Gratosoglio, sono stati i ragazzi dell'Itsos Albe Steiner, l'istituto professionale di comunicazione audiovisiva del Corvetto, guidati da un loro professore, Giulio Ciarambino, regista cresciuto alla scuola di Ermanno Olmi: «Con una dozzina di allievi e neodiplomati tra i 17 e 19 anni - racconta - abbiamo seguito per un anno e mezzo il lavoro dei Colla, che due anni fa stavano allestendo il balletto di Stravinskij Il bacio della Fata. I ragazzi hanno affiancato una troupe professionale come assistenti, mettendosi in gioco dalle riprese al montaggio, fino al doppiaggio di parti del documentario. Molti non conoscevano la compagnia e ne sono rimasti incantati, in un misto di stupore e fascinazione».
Il risultato è un mediometraggio di 50 minuti, prodotto dalla Provincia per la collana "Gente di Milano", che segue la nascita e la realizzazione dello spettacolo e insieme rievoca la storia della compagnia, raccontata in prima persona dalle sue due anime, Carlo III Colla (scomparso nell'ottobre del 2011) e il cugino Eugenio Monti Colla (scomparso nel novembre 2017), eredi di una tradizione che risale al 1835. Un sipario che cala accompagnato dal "C'era una volta" delle fiabe apre il film, e subito i due marionettisti, sullo sfondo di una teoria di teste di legno appese alle spalle, raccontano di come agli albori, durante il Risorgimento, le marionette fossero specchio della cronaca, protagoniste di "telegiornali" d'epoca, tanto che l'avo Giuseppe Colla, che si era trovato in mezzo a austriaci e piemontesi nella battaglia di Palestro, subito aveva tratto da quello scontro uno spettacolo, addirittura vestendo le sue teste di legno di divise ricavate dalla stoffa di quelle dei caduti sul campo. Foto in bianco e nero delle glorie del Teatro Gerolamo, la rimpianta sede di piazza Beccaria dove la compagnia operò dal 1911 al 1957 «e ogni venerdì la fila per i biglietti arrivava a piazza Fontana», lasciano il campo alle immagini del balletto di Stravinskij e alle sue prove. I disegni dei bozzetti per volti e costumi, i fondali stesi a terra per essere dipinti, il falegname che modella minuscole mani di legno. E la frenesia dei marionettisti che dall'alto muovono i fili a ritmo concitato ma infallibile, a cui sul palco corrisponde la perfezione dei gesti di ogni personaggio, dall'altera fata nordica protagonista della fiaba di Andersen fino alla più umile pecora al pascolo, per un artigianato di minuziosa precisione che sa trasformarsi in illusione e magia.
Simona Spaventa - la Repubblica



 
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