Il percorso che ha portato all'Unità d'Italia è stato sicuramente lungo e tortuoso, caratterizzato da quel complesso processo spirituale e politico, da quella serie di trasformazioni economiche e sociali, dai movimenti culturali e letterari, dagli eventi diplomatici e militari, che tra la fine del Settecento e l’Ottocento, sotto il termine storiografico di Risorgimento, portarono l'Italia dal secolare frazionamento politico all'unità, dal dominio straniero all'indipendenza nazionale, dall’assolutismo monarchico allo Stato liberale e costituzionale sotto la dinastia sabauda quando Vittorio Emanuele II, con legge n. 4671 del 17 marzo 1861, proclamava il Regno d'Italia ed assumeva per sé e per i suoi successori il titolo di Re d'Italia.
Unificazione che fu completata solo negli anni seguenti con l'annessione del Veneto e della provincia di Mantova (1866), del Lazio (1870), di Trento, Trieste, Istria e parte della Dalmazia (1919).
L'Unità d'Italia non è legata solo al ricordo delle guerre d'indipendenza e alla spedizione dei Mille, ma anche ai nomi dei grandi protagonisti del Risorgimento: Cavour, Mazzini e Garibaldi.