08 - Corsia dei Servi
Corsia dei Servi
E così rimango solo ma non mi arrendo all’idea di tornare a Busseto. Mi trasferisco in una delle tante stanzette ammobiliate di Corsia dei Servi, subito dietro al Duomo. Ho portato con me soltanto il mio pianoforte Fritz, uno strumento viennese di pregio, regalo di Antonio Barezzi: il mio mecenate e protettore cui devo tutto e che seguirà la mia carriera fino all’ultimo dei suoi giorni.
E' in questo periodo che incontro l’impresario della Scala, Bartolomeo Merelli, che mi chiede – ma che dico: quasi mi impone – di comporre il
Nabucco: un libretto che però subito mi affascina e che scrivo in gran parte di getto.
A lavoro finito, devo però aspettare più di un anno – ah, le beghe di teatro – prima che l'opera vada in scena.












