Denuncia di taglio piante e taglio pioppi

Questo modulo deve essere usato da tutti coloro che intendono fare il cosiddetto taglio colturale, cioè intendono abbattere alcuni alberi isolati o in filari o fasce boscate senza estirpare le ceppaie e lasciando quindi libere le piante di ricacciare.
Il modulo può essere utilizzato anche per abbattere piante malate, deperienti, o per le quali sia evidente il rischio di caduta.
Anche le aziende che si occupano delle manutenzioni delle linee elettriche, telefoniche, ecc. sono tenute ad inviare regolare denuncia di taglio utilizzando questo modulo.
Il modulo è specifico per chi deve gestire della vegetazione arborea (sia essa costituita da piante isolate, da filari o fasce alberate o macchie) con la finalità di preservare e valorizzare il patrimonio arboreo del Parco.

Note tecniche:

Le aree sottoposte a taglio non devono mutare le loro caratteristiche e non devono essere impoverite della loro componente arborea. A tal fine, per le piante caratterizzate da buona capacità pollonifera e allevate a ceduo il Parco richiede che non siano eliminati tutti i polloni della ceppaia ma che ne siano rilasciati alcuni tra i più sani e diritti. In tal modo la vegetazione arborea non viene distrutta ma viene governata in modo da ricostituirsi rapidamente.
Viceversa per le specie allevate ad alto fusto o con minore capacità pollonifera il Parco richiede sempre il reimpianto di un numero di alberi pari a quello delle piante abbattute, utilizzando solo specie tratte dall'elenco delle piante autoctone del Parco.

Il modulo è suddiviso in due sezioni, la prima per il taglio di tutti i tipi di piante, la seconda che deve essere compilata solo da chi deve abbattere dei pioppi ibridi, siano essi isolati, o in filari oppure costituiscano dei pioppeti specializzati.

Il taglio dei pioppi ibridi deve essere effettuato sempre a filo terra e successivamente può essere effettuata l’estrazione della ceppaia o la sua fresatura. Il taglio dei pioppi ibridi è sottoposto all’obbligo di reimpianto eccetto il caso in cui le piante che si intende abbattere siano state impiantate grazie alle varie misure messe in campo nell’ambito delle politiche agroambientali dell’Unione Europea.

Procedure di invio e tempistiche:

La denuncia di taglio deve essere compilata in ogni sua parte ed inviata al Parco esclusivamente tramite la Posta Elettronica Certificata (PEC: protocollo@pec.cittametropolitana.mi.it), indicando sul modulo l'indirizzo PEC a cui il Parco deve inviare il nullaosta al taglio. La denuncia di taglio deve essere inviata per conoscenza, sempre a mezzo PEC, anche al Gruppo Carabinieri Forestali di Milano.
Il Parco risponde entro 60 giorni, per cui occorre conservare copia della denuncia di taglio e della ricevuta di consegna della PEC e attendere la risposta del Parco prima di abbattere le piante. Solo nel caso in cui, trascorsi 60 giorni dall'invio della domanda il Parco non abbia ancora risposto, è possibile abbattere le piante anche in assenza del nullaosta del Parco.
In ogni caso il taglio piante deve essere effettuato nel rispetto della stagione silvana, che va dal 15 ottobre al 31 marzo di ogni anno.
È quindi molto importante che i proprietari delle piante programmino con anticipo gli interventi da effettuare, controllando anche le condizioni fitosanitarie delle piante. Chi invia la denuncia di taglio molto avanti nella stagione silvana rischia di ricevere il nullaosta troppo tardi per effettuare i tagli e di dover rimandare l'intervento alla stagione silvana successiva.

Considerate le responsabilità in capo ai proprietari e ai gestori dei fondi nel caso in cui le piante, cadendo provochino danni a cose o persone, si raccomanda il monitoraggio costante e scrupoloso del proprio patrimonio arboreo al fine di intervenire nei modi e nei tempi corretti.
Si ricorda che inviando la denuncia di taglio il richiedente si impegna a rispettare tutte le prescrizioni indicate sul modulo, nonché quelle che il Parco indicherà nel proprio nullaosta. (.pdf, 120 Kb)

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