06 - Via Cesare Correnti

Via Cesare Correnti

E infatti quattro anni più tardi, nel 1839 eccomi di ritorno per la messa in scena della mia prima opera: "Oberto - conte di San Bonifacio". Questa volta mi accompagnano Margherita, mia moglie, e il nostro figlioletto Icilio di nemmeno un anno. Prendiamo alloggio  in via Cesare Correnti 15, allora Contrada San Simone 3072: un palazzo rimasto lo stesso di allora. Forse non sapete che questi numeri così alti dipendevano dal tipo di numerazione delle case che, ai miei tempi, era unica per tutta la città. Verso Contrada San Simone arrivavano tutti i carri dalle campagne lì intorno e si fermavano nella vicina piazzetta del “Carrobbio”, come dire il parcheggio dei carri.

Purtroppo, la casa di via Cesare Correnti 15 è anche il teatro dei drammi che, nel giro di pochi mesi, segnano per sempre la mia vita. Prima mi muore Icilio, a solo un anno e tre mesi di vita, così come era già successo alla sua sorellina Virginia, che ci aveva lasciato quando eravamo ancora a Busseto; e di lì a poco si spegne anche la mia amata Margherita. In questo penoso clima mi tocca concludere – pensate l'ironia della sorte – un'opera buffa... Così, il 5 settembre di quel “maledetto anno 1840” va in scena “Un giorno di regno”: un vero fiasco! Solo il tempo di racimolare e spedire a Busseto le mie poche cose e questa casa di San Simone la lascio per sempre.