Corridoio di Nord Ovest

CORRIDOI ECOLOGICI DI CONNESSIONE TRA I BOSCHI DEL CASTANESE ED IL FIUME OLONA E TRA IL PARCO ALTO MILANESE ED I BOSCHI DI VANZAGO E RIAZZOLO

INQUADRAMENTO TERRITORIALE
L’area di studio comprende il settore Nord-Ovest della provincia di Milano. Questo è delimitato dalla valle del Ticino a Ovest, dalla Strada Statale SS 33 e dalla tangenziale Ovest a Est, dai confini provinciali a Nord ed infine dalla Strada Provinciale SP 114 a Sud.
Si tratta di un territorio caratterizzato a Nord dalla pianura asciutta, dove gli elementi boscati si sono conservati in maniera più consistente, e al di sotto del canale Villoresi, dalla pianura irrigua interessata dalla fascia dei fontanili e costituisce il collegamento potenziale tra il Parco della Valle del Ticino a ovest e le aree “source” (sorgente) potenziali che circondano l’area metropolitana milanese.
Queste, attualmente si configurano come “isole” nella matrice agricola costellata di aree urbane. L’isolamento delle aree seminaturali presenti, ne diminuisce notevolmente le potenzialità nei confronti della conservazione della natura. Pertanto uno degli obiettivi del presente studio è il disegno di una rete eterogenea e multifunzionale di collegamento tra il Parco del Ticino e le isole disperse nell’area studio. In particolare, il Parco Regionale Lombardo della Valle del Ticino, detiene una matrice naturale in grado di costituire sorgente di diffusione per Flora e Fauna. Inoltre troviamo il Parco Agricolo Sud Milano, due Parchi Locali di Interesse Sovracomunale, l'Alto milanese e il Roccolo (oltre a quello in via di riconoscimento delle Roggie), la Riserva Naturale Bosco WWF di Vanzago e quella del Fontanile Nuovo.

ACCENNI METODOLOGICI E SPECIE GUIDA
Lo studio del territorio interessato, è integrato dal rilevamento di tutti gli elementi strutturali della rete (vegetazione esistente), tramite schedatura degli stessi e dalla analisi dell’agricoltura presente che è avvenuta anche mediante uno speditivo censimento delle colture praticate. Le informazioni vengono sintetizzate in schede che contengono i dati relativi all’ambito nel suo insieme e quelle relative a tutti gli elementi strutturali della rete contenuti nell’ambito stesso. Le informazioni raccolte sono funzionali all’identificazione della potenzialità degli ambiti a costituire habitat potenziali per le specie guida scelte: comunità ornitica e Moscardino.

Moscardino: la situazione relativa alla sua presenza è risultata alquanto critica in tutta l'area in esame a causa dell'eccessiva frammentazione dei rari elementi idonei che presenta un effetto estremamente negativo sulle popolazioni.
Per il censimento sono state utilizzate trappole del tipo “hair/bait tube” per il rilievo di alimentazione e la cattura di peli guida.

  

Passeriformi: il concetto base nell’utilizzo di questo gruppo di specie è legato alla possibilità che esso si moduli nella composizione specifica e di abbondanza, in relazione al complesso di habitat caratterizzanti la comunità. Per l'analisi della comunità ornitica è stato scelto il metodo delle stazioni di ascolto (Blondel et al. 1970). L’approccio e l’analisi del paesaggio mediante la comunità ornitica è stato effettuato valutando il contenuto zoosociologico di ogni tipologia d’uso, cioè il numero di specie componenti ogni cenosi, che può esprimere differenti aspetti di maturità e stabilità dell'ecosistema (Margules e Usher 1981), e il peso attribuito ad ogni specie in base alla ricorrenza della stessa negli elenchi di direttive e decreti legislativi nazionali ed internazionali (valore conservazionistico). Il valore complessivo è quindi un indice faunistico di idoneità chiamato Indice Faunistico Cenotico che sintetizza il valore ecologico delle tipologie vegetazionali funzionali alle specie indicatrici definite “ombrello”. Il valore di IFm per ogni tipologia ambientale determina il peso di ognuna di essa da inserire all’interno dell’elaborazione geostatistica. Le schede per il rilevamento della vegetazione sono state strutturate in riferimento a due modelli di habitat (per il Moscardino e per la comunità ornitica) e contengono tutte le informazioni utili alla definizione di idoneità di ogni singolo elemento nei confronti delle specie guida.

 

ANALISI DEL SETTORE AGRICOLO
Per quanto riguarda Il rilievo del settore agricolo si è scelto di studiarlo utilizzando 3 strumenti: censimento dell’agricoltura, sondaggio presso le aziende agricole, rilievo sul territorio.
Le interviste agli agricoltori sono state condotte sia mediante incontri diretti che tramite colloqui telefonici. Oltre il 70% delle aziende hanno superficie inferiore a 10 ettari e la manodopera impiegata è quasi esclusivamente familiare o prevalentemente familiare. Quanto raccolto conferma che si tratta di una zona altamente interessante da un punto di vista agricolo e che sono agricoltori molto informati che hanno nelle associazioni agricole i loro più frequenti interlocutori e che si impegnano anche nell’informarsi circa nuove tecniche o nuovi finanziamenti anche in materia agroambientale.

PROGETTAZIONE
La rete è stata disegnata sulla base dell’elaborazione del modello a Passeriformi e ulteriormente controllata dal modello Moscardino caratterizzato quest’ultimo, da un potere di risoluzione più fine.
Il modello ha permesso di individuare una rete principale e una rete secondaria, che insieme costituiscono una rete complessa. Essa è strutturata in modo tale da comprendere i diversi elementi funzionali che dovrebbero essere presenti in una rete ecologica.
Sono stati definiti degli interventi sistemici: questi individuano aree che non presentano attualmente idoneità particolarmente significative, ma che per la loro localizzazione nel mosaico ambientale, necessitano di un complesso di interventi.
Le aree strategiche sono invece fondamentali ai fini della funzionalità della rete. Queste sono localizzate in corrispondenza degli elementi principali di frammentazione. infrastrutture lineari importanti e aree di connessione che risultano o particolarmente anguste, o minacciate dallo sviluppo urbano. Vengono forniti una serie di criteri da osservare in occasione della localizzazione e realizzazione delle riqualificazioni ambientali, evitando però una loro puntuale individuazione.
Sono stati previsti sistemi di limitazione della collisione con linee elettriche e dell’elettrocuzione da parte dell’Avifauna.
E’ stata fatta una stima dei costi unitari per la realizzazione delle opere tipo e analizzata  l’opportunità di finanziamenti agli agricoltori per la realizzazione degli elementi strutturali della rete ecologica.

Di seguito si riporta uno stralcio dello studio effettuato.

>>> Tavole dello studio (formato pdf - 9.050 Kb)

Ultimo aggiornamento: Wed Oct 25 11:36:59 CEST 2017
Data creazione: Wed Oct 25 11:34:45 CEST 2017

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